La galleria "ONO arte contemporanea" di Bologna ripercorre i primi anni della carriera del Boss attraverso le fotografie di Frank Stefanko.
L’ultimo passaggio live di Bruce Springsteen in Italia risale ormai al 2016 e, benché non sia un lasso di tempo insopportabile, i fans del Boss – in mancanza di nuovi album o di news su tour imminenti – sono ormai in crisi di astinenza.
Anche per questo, quindi, è più che benvenuta la retrospettiva fotografica Bruce Springsteen. Further up the road. The photography of Frank Stefanko, che ONO arte contemporanea di Bologna - già nota per aver organizzato negli scorsi anni memorabili mostre su Bob Dylan, David Bowie e, più recentemente, sui protagonisti del mondo Hip Hop – dal 18 ottobre dedica al rocker del New Jersey e al fotografo Frank Stefanko.
Bruce, Frank e Patti
La mostra ripercorre i primi anni di carriera di Bruce Springsteen, focalizzandosi sul periodo appena successivo a Born To Run, album che finalmente fa conoscere anche al grande pubblico – dopo i primi due dischi passati abbastanza in sordina - la potenza sonora della E-Street Band e la validità dei testi di Springsteen. Fu in quegli anni che il Boss “regalò” Because The Night a Patti Smith e fu proprio lei, amica e "soggetto fotografico" di Stefanko sin dai tempi del college, a consigliare a Bruce di incontrarsi con il fotografo. Sin da subito i due crearono un saldo rapporto di collaborazione che sarebbe durato negli anni, complice un background culturale condiviso che permise loro di stringere subito amicizia e di far trasparire i propri valori nel loro comune lavoro.
“Le fotografie di Frank erano crude. Il suo talento è quello di spogliarti della tua celebrità, del tuo artificio e arrivare a te. Le sue foto erano ricche di semplicità e poesia di strada”.
Bruce Springsteen
Thunder Road
Nelle foto di Stefanko si possono ritrovare così tutti quegli elementi che, di fatto, hanno contribuito a creare l’intera “mitologia” springsteeniana: strade di periferia, quartieri popolari, case anonime, e splendide, irraggiungibili, auto sulle quali sognare di correre in cerca di un futuro migliore. Soggetti ben conosciuti sia dal fotografo sia da Springsteen stesso, entrambi del New Jersey e accomunati, oltre che dalla medesima estrazione sociale, probabilmente anche dalla stessa voglia di sfuggire, grazie alla propria arte, a un destino legato ad un’anonima vita di provincia. Non stupisce quindi la perfetta sintonia, quasi una “corrispondenza di amorosi sensi”, fra le immagini di Frank Stefanko e i testi di Springsteen. Sintonia che ha portato il Boss a utilizzare gli scatti del fotografo come cover per gli album The River e Darkness On The Edge Of Town.
La mostra
Bruce Springsteen. Further up the road. The photography of Frank Stefanko” è composta da trenta opere e sarà visitabile per un mese (dal 18 ottobre al 18 novembre) negli spazi della galleria ONO arte contemporanea in Via S. Margherita 10, Bologna. Realizzata in collaborazione con Wall of Sound Gallery, la retrospettiva fotografica sarà presentata al pubblico giovedì 18 ottobre alle 18,30 dal grande fotografo e curatore Guido Harari, insieme a Cristina Arrigoni – fotografa autrice di "The Sound of Hands" - e dal cantautore americano Willie Nile.